PCT: azione disciplinare per il giudice di Busto Arsizio

PCT: azione disciplinare per il giudice di Busto Arsizio

Ricordate l’ordinanza del Tribunale di Busto Arsizio di qualche settimana fa?

Il giudice dispose che l’opposto deve produrre i documenti allegati al fascicolo monitorio e alla comparsa di risposta in formato cartaceo «in quanto per i primi non ha accesso telematico al procedimento monitorio e per i secondi un giudice per decidere usa sottolineare ed utilizzare brani rilevanti dei documenti nonché, questo giudice, piegare le pagine dei documenti così da averne pronta disponibilità quando riflette sulla decisione» in modo da non perderne il filo.

Un giudice abituato a sottolineare e piegare le pagine dei documenti, evidentemente contrario alla rivoluzione digitale auspicata per i tribunali italiani.

Ora, il suo comportamento gli è costato una azione disciplinare disposta dal ministro della Giustizia, Andrea Orlando.

Il ministro ha avviato l’azione disciplinare, anche alla luce di quanto fatto dal legislatore per evitare lungaggini delle notifiche giudiziarie attraverso un messo e le spese dovute all’uso della carta.

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