Tratta di esseri umani. Le adozioni illegali alla luce dei recenti accadimenti
I recenti accadimenti, dalla pandemia alla guerra in Ucraina ed infine il terremoto in Turchia, riportano alla ribalta una tematica di estrema importanza e forse negli ultimi anni poco trattata.
Evolve la società ma la tratta di esseri umani continua ad esistere e coinvolge anche i minori; sono migliaia ogni giorno i minori vittima di tratta per sfruttamento sessuale, lavorativo e in continua crescita il settore delle adozioni illegali, da sempre esistita ma che con i recenti conflitti e catastrofi naturali trova terreno ancor più fertile.
Nel 2018, alla vigilia della giornata internazionale contro la tratta di esseri umani l’UNICEF stimava che il 28% delle vittime di tratta identificate erano bambini.
Orbene, quando si discute di traffico di essere umani e nello specifico di tratta di minori si pensa allo sfruttamento sessuale, allo sfruttamento lavorativo che di certo occupa una buona fetta di casi, ma poco si discute su altre forme di tratta come, per esempio, quella relativa alle adozioni illegali.
Il 29 settembre 2022 l’Onu ha pubblicato un comunicato stampa dal titolo “Illegal intercountry adoptions must be prevendet and eliminated: Un experts”[i] che fornisce, inoltre, una dichiarazione congiunta dai Comitati delle Nazioni Unite.
In tale dichiarazione le Nazioni Unite fanno presente gli effetti destanti nella vita dei minori che la pratica delle adozioni illegali può comportare e alla cui base sussistono le sparizioni forzate ecc.
Ebbene, gli accadimenti degli ultimi anni hanno incrementato tale fenomeno, basti pensare al conflitto ucraino; già antecedentemente al conflitto si registravano adozioni illegali di bambini provenienti dall’Ucraina, ma con i recenti avvenimenti si è registrato un notevole incremento: “100mila minori ucraini a rischio adozioni illegali.”
La stessa procedura, di cui si discute recentemente, voluta dal Governo russo di semplificazione delle pratiche di adozione dei minori ucraini, è assolutamente illegale come ha affermato la Corte dell’Aja.
Invero, mentre l’Ucraina punta il dito sul Governo russo per la scomparsa di minori ucraini, il conflitto diviene terreno fertile anche per le organizzazioni criminali dedite al traffico di essere umani.
La tratta di esseri umani risulta essere una delle attività illegali più redditizie.
Come emerge dalla nota informativa sulla tratta di minori dell’UNICEF del 2021, una vittima su tre è un minore che diviene spesso vittima di sfruttamento sessuale e altrettanto spesso, venduto a caro prezzo a coppie desiderose di divenire genitori.
Terreno altrettanto fertile possono considerarsi Turchia e Siria colpiti recentemente da un terremoto devastante dove migliaia di bambini sono rimasti orfani; anche se attualmente non vi è evidenza di sparizioni forzate, alto resta il pericolo che queste giovani vite possano finire nelle mani di organizzazioni o reti criminali dediti al traffico di esseri umani e organi.
La tratta di esseri umani non risparmia nemmeno il nostro paese come emerge dalle raccomandazioni dell’UNHCR inviate prima delle elezioni del 25 settembre.
Ebbene, anche relativamente alle adozioni illegali, l’Italia non è avulsa da tali pratiche; già negli anni 2000 venivano portati alla luce casi di adozioni illegali di minori proveniente dai Balcani.
Come viene punita la tratta di esseri umani nel nostro ordinamento?
Ebbene, con l’entrata in vigore della L.228/2003 e successive modifiche si è provveduto a modificare gli artt.600, 601 e 602 c.p. che già regolavano la riduzione in schiavitù.
L’art.600 rubricato “Riduzione o mantenimento in schiavitù” tutela lo status libertatis e la dignità umana, prevedendo due condotte penalmente perseguibili: la riduzione o mantenimento in schiavitù esercitando sulla persona poteri assimilabili al diritto di proprietà e l’assoggettamento continuativo al fine di costringere la persona ad una serie di prestazioni che ne determinano lo sfruttamento.
L’art.601 rubricato “Tratta di persone” che punisce la condotta di chi recluta, introduce in Italia, trasferisce, ospita, cede l’autorità di persone sottoposte ad una condizione assimilabile a quella di schiavitù o servitù. Ugualmente risulta punibile chiunque realizzi le condotte suddette mediante abuso di autorità, inganno, minaccia al fine di indurre a prestazioni sessuali, lavorative, all’accattonaggio, a sottoporsi al prelievo di organi ecc.
Inoltre, fuori dai casi di cui all’art.601, chiunque aliena, cede o acquista una persona che si trova in una delle condizioni indicate dall’art. 600 c.p. risulterà punibile ai sensi dell’art.602 c.p. rubricato “Acquisto e alienazione di schiavi”. In riferimento a tale fattispecie di reato la condizione servile funge da presupposto della condotta.
Nel 2016 è stato introdotto l’art.601 bis rubricato “Traffico di organi prelevati da persona vivente” che punisce sia le condotte di vendita, acquisto e commercializzazione di organi che l’attività di mediatore finalizzata alle condotte summenzionate e in maniera più lieve l’attività di propaganda e pubblicità.
In materia di adozione, invece, la normativa di riferimento è contenuta negli artt.70 ss. della l.184/83 la quale ha previsto lo strumento penale, la pena, come mezzo di contrasto agli affidi e alle adozioni ottenute in violazione della normativa vigente.
Sennonché, stante la criticità del problema la Commissione Europea nel dicembre 2022 ha proposto di rafforzare le norme di contrasto al traffico di esseri umani modificando la Direttiva 2011/36/ UE concernente la prevenzione e la repressione della tratta di esseri umani e la protezione delle vittime.[ii]
In particolare, le norme aggiornate dovranno comprendere: i matrimoni forzati e le adozioni illegali tra i tipi di sfruttamento che rientrano nella definizione di tratta di essere umani affinché gli Stati membri qualifichino tali condotte come tratta di esseri umani nel diritto penale nazionale; riferimenti ai reati di traffico di esseri umani attraverso tecnologie dell’informazione e della comunicazione; sanzioni a persone giuridiche coinvolte nella tratta ecc.
[i] https://www.ohchr.org/sites/default/files/documents/hrbodies/ced/2022-09-29/JointstatementICA_HR_28September2022.pdf
[ii] https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/HTML/?uri=CELEX:52022PC0732&from=EN
[iii] https://www.ansa.it/europa/notizie/europarlamento/news/2022/04/21/100mila-minori-ucraini-a-rischio-adozioni-illegali_3246667d-1a02-4fdd-89cb-2b100927fcde.html
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Justina Kafazi
Avvocato penalista-Foro di Napoli