Vendite online a prezzo stracciato: è truffa contrattuale
Capita sempre più spesso di imbattersi su internet in offerte speciali a prezzo stracciato che invogliano all’acquisto. Purtroppo, il web è pieno di insidie e capita spesso di avere dei problemi per ritardi nella consegna, per merce difettosa o, addirittura, per mancata consegna del bene.
L’interessante pronuncia della Corte d’Appello di Cagliari (Corte d’Appello di Cagliari – Sezione Prima, Sentenza 14 aprile 2017, n. 230) che esaminiamo, riguarda appunto la vendita online di un bene per una somma particolarmente conveniente.
Si trattava, infatti, di una mancata consegna di un’autoradio acquistata online su un sito internet ad un prezzo molto vantaggioso perché inferiore al 50% del prezzo di altri prodotti con le medesime caratteristiche.
L’acquirente, però, non riceveva il bene acquistato nonostante avesse anche più volte sollecitato il venditore, al fine di velocizzare i tempi di spedizione o, comunque, di ottenere il rimborso di quanto già pagato. Il venditore, per rabbonire il cliente, aveva indicato allo stesso un numero di spedizione del pacco rivelatosi poi fasullo. Tale evento è stato definito dalla Corte d’Appello di Cagliari un vero e proprio raggiro, che realizza la figura criminosa della truffa contrattuale.
I Giudici hanno, infatti, affermato che la vendita di un bene sul web per un prezzo molto conveniente e dunque con la consapevolezza dell’appetibilità del prezzo, seguito dall’indisponibilità del bene, integra la fattispecie di truffa contrattuale e non un semplice inadempimento.
Ad indirizzare in tal senso la Corte, anche le molteplici querele pervenute nei confronti del venditore per i medesimi fatti, avvenuti tramite lo stesso sito, che hanno comportato l’oscuramento della pagina web a seguito di sequestro della Polizia Postale. L’imputato, infatti, ha affermato la Corte, era già conosciuto dalla Polizia Postale e dalla stessa autorità giudiziaria.
Non meritevole di accoglimento, inoltre, che il sito online gestito dal venditore fosse correttamente registrato e che lo stesso fosse comunque reperibile; invero, secondo la Corte, anche in presenza delle dette circostanze, non è possibile escludere la mala fede del venditore.
È possibile concludere, quindi, affermando che, secondo la giurisprudenza recente, una vendita online ad un prezzo stracciato seguita da una mancata consegna è astrattamente riconducibile ad una condotta fraudolenta e non ad un mero inadempimento in quanto “le modalità della vendita, con la consapevolezza dell’appetibilità del prezzo e dell’indisponibilità del bene o dell’impossibilità di reperirlo nel mercato sono elementi sintomatici della volontà di ingannare il prossimo al fine di concludere un contratto che non potrà mai essere adempiuto”.
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Antonella Votta
Roma
Avvocato del Foro di Roma
Collaboro con lo Studio Legale Daidone in Roma.
Svolgo attività di sportello legale presso l'associazione dei consumatori CODICI.
Mediatrice, esperta in ADR e appassionata di comunicazione efficace.
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