Il Minor Issue – la circolare del ministero in materia di riconoscimento della cittadinanza iure sanguinis

Il Minor Issue – la circolare del ministero in materia di riconoscimento della cittadinanza iure sanguinis

La legge n. 555 del 1912, all’art. 12 comma 2, dispone che: “I figli minori non emancipati di chi perde la cittadinanza divengono stranieri, quando abbiano comune la residenza col genitore esercente la patria potestà o la tutela legale, e acquistino la cittadinanza di uno Stato straniero. Saranno però loro applicabili le disposizioni degli articoli 3 e 9”.

Tale legge non permetteva che il cittadino italiano godesse della doppia cittadinanza; successivamente, la legge n. 91 del 1992, all’articolo 11 ha, però, disposto che: “Il cittadino che possiede, acquista o riacquista una cittadinanza straniera conserva quella italiana, ma può ad essa rinunciare qualora risieda o stabilisca la residenza all’estero”.

Nel mese di ottobre del 2024, il Ministero degli Interni ha emesso una circolare che si riferisce al c.d. Minor Issue, in relazione al caso in cui il cittadino italiano emigrato all’estero, prima del 1992, si fosse naturalizzato italiano ed, a all’epoca di tali fatti, i figli con lui conviventi fossero ancora minorenni.

La circolare nasce a seguito di una sentenza di gennaio 2024 della Corte di Cassazione, secondo la quale il richiedente deve dimostrare che la naturalizzazione dell’avo (qualora questi si sia naturalizzato cittadino straniero), sia avvenuta solo successivamente al raggiungimento della maggiore età del proprio discendente che, ricordiamo, fino al 1975 avveniva a 21 anni, per poter così ottenere la concessione della cittadinanza italiana iure sanguinis.

Ci troviamo di fronte ad una interpretazione molto più restrittiva dell’orientamento giurisprudenziale precedente: infatti i Municipi, i Consolati ed il giudice eventualmente adito, dovranno esaminare la casistica ed uniformarsi alla nuova circolare, sicuramente meno favorevole.

La circolare ministeriale, invero, recepisce la sentenza della Corte di Cassazione, garantendo una interpretazione uniforme da parte di Consolati, Municipi e Tribunali.

Numerosi, infatti, sono ad oggi i rigetti delle domande di cittadinanza, da parte dell’autorità pubblica competente, davanti a situazioni che presentino il c.d. Minor Issue

Una soluzione al “problema” del minor issue potrebbe riscontrarsi nella possibilità di riacquisto della cittadinanza: il richiedente deve provare che il discendente dell’avo che ha perso la cittadinanza l’ha riacquistata una volta raggiunta l’età adulta ai sensi dell’art 3 e 9 della l. 555/1912.

È chiaro che per tutti i cittadini italiani che si sono visti riconoscere la cittadinanza prima di ottobre del 2024, la situazione non cambia: una volta concessa, la cittadinanza non è revocabile.

Invece, per quanto riguarda le richieste pendenti, queste sono soggette ad una valutazione secondo le nuove linee guida dettate dalla circolare ministeriale.


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Simona Anna Cordaro

Avvocato Simona Anna CordaroHa conseguito la laurea in giurisprudenza nel 2017 presso l'Università degli studi di Palermo. Ha svolto la pratica forense a Milano occupandosi di diritto civile, in special modo di diritto di famiglia, recupero crediti, responsabilità civile e RC auto. Dopo aver conseguito l'abilitazione all'esercizio della professione di avvocato presso la Corte d'Appello di Milano, esercita la professione di avvocato nel foro di Palermo, si occupa di diritto civile e diritto internazionale.

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