Concorso 1500 Vice Ispettori PS: “vecchi” a 28 anni. Parte il ricorso collettivo!
Da pochi giorni è stato pubblicato il bando del concorso pubblico, per esami, per l’assunzione di 1.500 allievi vice ispettori della Polizia di Stato. E per l’ennesima volta, lo Stato ha deciso che a ventotto anni si è già troppo vecchi per servire la Repubblica.
Infatti, anche per il 2025, tra i requisiti di partecipazione il Ministero dell’Interno ha inserito il consueto limite massimo di età di 28 anni, elevabile fino a tre anni per chi ha prestato servizio militare. Nessun limite per il personale già appartenente alla Polizia di Stato con almeno tre anni di anzianità, e limite portato a 33 anni solo per i dipendenti dell’Amministrazione civile dell’interno.
Uno sbarramento che esclude migliaia di candidati meritevoli, cittadini preparati, motivati, pronti a mettersi al servizio dello Stato, ma che – per assurdo – non sono più “anagraficamente idonei”. È un criterio ingiusto, arbitrario e umiliante, che mortifica il principio costituzionale del merito e dell’eguaglianza nell’accesso ai pubblici impieghi.
Questo Studio Legale – che ha già ottenuto importanti risultati contro le discriminazioni anagrafiche nei concorsi civili e militari – non intende restare a guardare. Siamo pronti ad intraprendere una nuova battaglia di legalità per difendere il diritto al lavoro ed all’uguaglianza.
Il limite dei 28 anni, a nostro parere, non è né giustificato né legittimo. La Corte di Giustizia dell’Unione Europea, infatti, ha già dichiarato sproporzionato il limite d’età di trent’anni per il concorso da Commissario ricordando che l’età pensionabile è fissata a 61 anni. Il Consiglio di Stato ha ribadito che un’età iniziale di 40 anni non è affatto incompatibile con i ruoli operativi.
E allora, perché mantenere una soglia così bassa per un ruolo che richiede sì efficienza, ma anche maturità, equilibrio ed esperienza?
Lo Studio non intende tirarsi indietro di fronte a questa ingiustizia ed annuncia l’avvio dell’ennesima battaglia di legalità contro il Ministero dell’Interno. Il ricorso sarà patrocinato dall’avv. Giacomo Romano, già noto per la positiva gestione della vicenda dei 1.851 Allievi Agenti della Polizia di Stato ingiustamente esclusi dal concorso per ragioni di età.
Chi ha già compiuto i 28 anni ma non ha ancora superato i 40, ha il diritto – e oggi anche l’opportunità concreta – di reclamare idonea tutela per poter prendere parte alla selezione.
Lottate per i vostri diritti e non arrendetevi di fronte agli abusi.
N.B. Per aderire all’azione collettiva predisposta da Salvis Juribus Law Firm non c’è bisogno di inoltrare la domanda di partecipazione al concorso entro il 30 aprile 2025!
Come aderire al ricorso
Aderire alla nostra azione è semplicissimo. È possibile aderire da tutta Italia inviando la documentazione (scaricabile in fondo alla pagina) debitamente scansionata e comprensiva degli allegati all’indirizzo e-mail info@salvisjuribus.it seguendo attentamente le istruzioni indicate.
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Adesioni entro le ore 15:00 del 30 aprile 2025
Scarica i moduli di adesione al ricorso cliccando qui
Salvis Juribus – Rivista di informazione giuridica
Direttore responsabile Avv. Giacomo Romano
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Avv. Giacomo Romano
Ideatore e Coordinatore a Salvis Juribus
Nato a Napoli nel 1989, ha conseguito la laurea in giurisprudenza nell’ottobre 2012 con pieni voti e lode, presso l'Università degli Studi di Napoli Federico II, discutendo una tesi in diritto amministrativo dal titolo "Le c.d. clausole esorbitanti nell’esecuzione dell’appalto di opere pubbliche", relatore Prof. Fiorenzo Liguori. Nel luglio 2014 ha conseguito il diploma presso la Scuola di specializzazione per le professioni legali dell'Università degli Studi di Napoli Federico II. Subito dopo, ha collaborato per un anno con l’Avvocatura Distrettuale dello Stato di Napoli occupandosi, prevalentemente, del contenzioso amministrativo. Nell’anno successivo, ha collaborato con uno studio legale napoletano operante nel settore amministrativo. Successivamente, si è occupato del contenzioso bancario e amministrativo presso studi legali con sede in Napoli e Verona. La passione per l’editoria gli ha permesso di intrattenere una collaborazione professionale con una nota casa editrice italiana. È autore di innumerevoli pubblicazioni sulla rivista “Gazzetta Forense” con la quale collabora assiduamente da giugno 2013. Ad oggi, intrattiene collaborazioni professionali con svariate riviste di settore e studi professionali. È titolare di “Salvis Juribus Law Firm”, studio legale presso cui, insieme ai suoi collaboratori, svolge quotidianamente l’attività professionale avendo modo di occuparsi, in particolare, di problematiche giuridiche relative ai Concorsi Pubblici, Esami di Stato, Esami d’Abilitazione, Urbanistica ed Edilizia, Contratti Pubblici ed Appalti.