Separazione: nessun addebito al marito per i tradimenti occasionali

Separazione: nessun addebito al marito per i tradimenti occasionali

Cass. Civ, sez. VI, ord. 25337/2015

a cura di Maria Cristina Messina

La separazione non va addebitata al marito che ha tradito occasionalmente la moglie se si dimostra che la crisi coniugale è stata determinata da un “finto tradimento” dall’altro coniuge.

Una donna ha proposto ricorso contro l’ex marito che, avendo frequentato altre donne, aveva anche contratto un’infezione sessualmente trasmissibile.

La ricorrente aveva contestato la decisione del giudice d’appello che aveva a lei addebitato la separazione e contestualmente revocato l’obbligo del marito di contribuire al suo mantenimento.

L’ex ritiene che la crisi di coppia sia stata in realtà determinata dai tradimenti del marito, a causa dei quali l’uomo avrebbe addirittura contratto un herpes genitalis.

Interessante il ragionamento dei giudici di Piazza Cavour.

Secondo gli Ermellini, infatti, la scoperta dell’infezione del marito non aveva impedito la prosecuzione della convivenza, che era stata minata, come ricostruito dai giudici del gravame, dalla violazione del dovere di fedeltà coniugale operata in prima battuta dalla ricorrente.

La moglie avrebbe confessato al marito di averlo tradito dopo essere stata scoperta in bagno a conversare di nascosto al cellulare. Era stato un simile comportamento ad allontanare il marito portandolo alla frequentazione di altre donne.

La donna, a proposito, aveva affermato che il tradimento non era mai avvenuto. Il finto tradimento era stato inventato dalla donna come stimolo per la ripartenza della coppia.

Correttamente i giudici d’appello hanno ritenuto che la condotta consistita nel far credere al marito di averlo tradito, aveva avuto comunque come conseguenza di gettare nello sconforto e di umiliare il partner, producendo lo stesso effetto pratico che si sarebbe prodotto se il tradimento fosse stato reale, ed aveva irrimediabilmente minato il rapporto coniugale.


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